Quello sottoposto a trapianto d’organo è un paziente complesso, ma con le giuste attenzioni può essere trattato anche dal punto di vista odontoiatrico. Idealmente qualsiasi malattia dentale dovrebbe essere trattata prima della procedura di trapianto, così da eliminare siti di infezione orale che potrebbero comportare eventuale problematiche infettive. Ogni paziente in attesa di trapianto va sottoposto a visita odontostomatologica completa, con valutazione anche di carattere radiografico.
Gli elementi non recuperabili vanno estratti almeno 20 giorni prima del ricovero, i ritrattamenti endodontici vanno eseguiti se si ritiene di poter seguire il paziente per un tempo ragionevole nel valutare la guarigione dei tessuti apicali, i trattamenti implantari e chirurgici vanno sospesi. Importante anche la valutazione farmacologica che in un paziente in attesa di trapianto può comprendere numerose medicazioni.
I 6 mesi dopo il trapianto sono i più critici, vanno effettuate solo le urgenze necessarie. Dopo i 6 mesi e conoscendo il regime farmacologico è possibile riprendere le terapia che erano state sospese, vanno sempre eseguiti i controlli e le igieni ogni 6 mesi.
DAL DENTISTA MODERNO LUGLIO 2020
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